Io, rosa purpurea.
25 Dicembre 2019Luna
9 Febbraio 2020In un abisso
viveva un eccezionale funambolo
capace di percorrere
fasci di luce interi.
Le sue punte,
lamine di metallo,
gli permettevano di tracciare linee melodiche
nel fluire geometrico di onde fioche
e di orientarsi
in quel buio accecante
a cui aveva dedicato la propria vita.
Non sapeva di esser sospeso sull’etere
di idee sottratte al tempo
però,
non si sa quando,
ne sentì il richiamo
e ne fu così irrazionalmente attratto
che abbandonò la corda tesa dagli estremi dell’ universo
per volteggiare libero in una dimensione pregna di ignoto
in cui,
chissà per quale strana legge,
fluttuava
senza coordinate
e vertigini.
Con lo sguardo per la prima volta
verso il basso
si abbandonò
al vago senso
d’errare
alla ricerca di curve morbide
su cui intraprendere il prossimo viaggio,
in bilico su se stesso.