“La domanda della vita”
20 Gennaio 2019Looking
11 Febbraio 2019Soffriva di una malattia a lungo termine
che abbassava le difese dell’autostima,
la sindrome dell’artista.
Era un pittore mascherato
che dipingeva una tela con le mani.
Era terribilmente malata.
Ogni tanto riceveva la visita di un’illusione di realtà
in fondo non c’era niente di male,
ma aveva la pioggia nella pancia
e sognava il mare.
Voleva viaggiare tra le dita di una mano
ma viveva in quarantena e
la sua vita era un’altalena
che non smetteva mai di oscillare
tra un mondo astrale e l’ansia del normale.
Poi immagina d’ un tratto i pianeti,
le stelle,
cadere come foglie
e la pioggia novembrina.
Sì, è guarita,
non è più partita.
Ma sta male
tra tutte le casette di una città agonale,
la pioggia nella pancia non la fa respirare,
pare che il suo mondo sia di natura alluvionale.
Il dottore dice che è normale,
che non c’è niente di cui preoccuparsi
che sono solo sbalzi d’umore
e salti di parole che fanno male altrove.
Sta crescendo,
è così che deve andare?
Il mondo quindi diventa sempre più normale?
Va bene.
Non ci pensa più.
Adesso vedo una donna indossare il suo viso ogni mattina
e tutta quell’acqua marina
non la sento più.
E tu immagina,
immagina le onde,
le sue,
modellate come plastilina.
2 Comments
Bellissima, originalissima la scelta delle immagini, fluida la lettura e armoniosa la musicalità dei versi, mi piace moltissimo. Che altro aggiungere? Brava Paola
Grazie mille Daniiii 🙂