Plutone
20 Ottobre 2019Terra
2 Novembre 2019Una volta un artista di strada mi ha chiesto di dargli un penny per i suoi pensieri, ed io l’ ho fatto.
In effetti è una bella frase,
pagare qualcuno per ciò che gli frulla in testa equivale a dire penso che ciò che tu voglia esprimere sia importante.
Si potrebbe quasi considerare un atto d’amore, nel senso più astratto del termine.
Io purtroppo o per fortuna non ho abbastanza soldi da dare ad ogni mente in cui mi imbatto, ma ho spazio. Dunque ho la possibilità di offrire ai pensieri un luogo in cui estendersi e allungarsi fino a raggiungere posti e dimensioni nuovi.
Questo è lo spazio delle riflessioni e delle immagini del mio amico Matteo d’Amico.
Il gigante dormiente
I passanti camminano lentamente senza una meta fissa osservando il tramonto che s’illumina dietro l’ultima punta con la torre normanna visibile dal lungomare. Incantati, prendono i cellulari e cercano di inquadrarlo nei loro piccoli schermi con l’intento di catturare quell’immagine antica che continua a manifestarsi, da sempre, all’orizzonte.
Click e ancora click, tre, tanti… Si susseguono gli scatti per rincorrere l’attimo cercando di afferrare il momento magico e svelare il mistero che si cela dietro a quel panorama dai colori raggianti che evoca il ciclo ancestrale dell’universo.
Intanto le luci della città cominciano a brillare e un altro paesaggio si mostra ai loro occhi.
Dietro questo suggestivo scenario, resta assonnato il gigante dormiente. Con le mani sul ventre si è adagiato comodamente sdraiandosi con la schiena sui monti che si affacciano sul golfo. Non sappiamo il motivo per cui abbia scelto questo posto, non conosciamo la sua storia ma ci piace pensare che l’abbia fatto per l’amena bellezza di questi luoghi. E così è rimasto dalla notte dei tempi.
Fermo, immobile, pietrificato nella sua posizione ormai millenaria con il volto dedicato al cielo, si è lasciato andare ad un sonno profondo e il tempo, che gira ininterrottamente sulla giostra del giorno e della notte, lo lascia indifferente. Il carosello delle stagioni dai colori mutanti, dall’arancione al giallo del mattino, dal verde al viola del giorno, dal grigio al nero della notte, gli cambiano la veste.
Il sole, la luna, le stelle, il vento, le nuvole, la pioggia e il mare ai suoi piedi in ogni istante tentano di risvegliarlo.
Sembra dormire in un sonno intenso, tranquillo, appagato, come se ogni minuto, ora, giorno, mese, anno e secolo trascorsi segnino l’eternità di un oblio a lungo desiderato.
2 Comments
Mi piace molto.
Parole uniche e poetiche,espresse da chi ama e arrichisce la sua Terra.
Sono espressione di chi la contempla attimo dopo attimo,per carpirne la Sua evoluzione…..